esubero di pasta madre: che soddisfazioni!

pizzMi sto appassionando di più agli esuberi che non alla panificazione vera e propria…e non so se va mica tanto bene!!! Forse perchè non seguo una regola, non devo fare il conteggio delle ore di maturazione o lievitazione, ma mi lascio tarsportare dall’istinto, dalla materia. A volte non rinfresco volutamente tutta la mia pm, ma faccio diventare metà barattolo tutto esubero!!! Comunque venendo alla ricetta -non ricetta: Prendo il mio esubero e ad occhio lo impasto con acqua tiepida, olio un cucchiaino di zucchero e farina ( del tipo che ho più disponibile al momento, ma non lo diciamo a nessuno!) e alla fine sale. Non so indicarvi le dosi, perchè davvero mi lascio guidare dalla consistenza. L’impasto finale non deve essere troppo appiccicoso, deve essere liscio elastico e morbido. Lo lascio lievitare fino a che non raddoppia il volume, anche tutta la notte, poi lo verso in una teglia unta con olio evo, lo allargo e lo lascio lievitare ancora fino a che mi accorgo che è di nuovo gonfio e profumato, aggiungo i pomodorini, sale in superficie, olio e origano e inforno a forno caldo al massimo per una ventina di minuti! W gli esuberi…almeno quelli della pasta madre!

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pane dolce

La primavera mi fa un effetto strano, a volte mi contagia con i suoi risvegli e la sua energia, a volte mi fa l’effetto contrario…e così tra i mille impegni che caratterizzano questo periodo, tra scuola dei bimbi, gare di ginnastica artistica, lunghe passeggiate in bicicletta e gite fuoriporta, ho trascurato un pochetto questo diario…e voi lettori che lo sostenete. In tutto questo però la mia pasta madre non mi ha fatto sconti e i rinfreschi e gli impasti sono stati fatti regolarmente e a regola d’arte! Oggi vi presento un pane dolce, che va benissimo per le colazioni e le merende, anche sui primi campi pieni di margherite!! L’ho impastato con la pasta madre, anche se secondo me con una lievitazione più veloce, quindi con lievito di birra o lievito madre in polvere il risultato sarebbe migliore, regalerebbe più morbidezza e non tenderebbe ad asciugarsi velocemente. Comunque se impasterete come me con la pasta madre basta congelare i panini una volta raffreddati e lasciar scongelare il quantitativo necessario la sera, per la colazione del mattino dopo, così da non rinunciare alla morbidezza! Il gusto è quello sempice delle cose sane, che riempiono il pancino e il cuore! Io ho usato le gocce di cioccolato, ma si possono usare anche l’uvetta o i frutti di bosco essiccati! Ma quando si hanno dei bimbi come commensali principali sulla cioccolata si va sul sicuro, se poi è fondente e di qualità meglio!

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Ingredienti:

  • 150gr di pasta madre rinfrescata e matura o lievito di birra (1/2 Cubetto) o 35 gr di lievito madre in polvere
  • 300gr di farina manitoba
  • 200gr di farina 00
  • 160 gr di zucchero
  • 2 uova
  • 250 gr di latte tiepido
  • 60gr di burro morbido
  • 100 gr di gocce di cioccolato fondente
  • un pizzico di sale
  • buccia di arancia grattugiata o semini di vaniglia

La sera precedente all’impasto ha rinfrescato la mia pasta madre, quindi la mattina dopo verso le 8:30 ho impastato. Sciogliete la pasta madre con il latte tiepido, poi aggiungete il burro morbido e le uova e continuate ad impastare. Io ha impastato in un robot da cucina, se avete una planetaria meglio, se fate a mano siete bravissime-i!! Ora aggiungete lo zucchero, le farine e l’aroma scelto. L’impasto è appiccicoso, se lo è troppo (può dipendere dalle farine e dalla grandezza delle uova) aggiungete un poco di farina 00 ma non tantissima mi raccomando altrimenti avrete dei sassi dolci, non del pane! Pizzico di sale e l’ultima veloce impastata con  le gocce di cioccolata o quello che avrete scelto. Lasciate lievitare in una ciotola coperta questo impasto e dopo circa 4 ore, se usate la pasta madre, altrimenti dopo un ora se usate altro tipo di lievito, riprendete l’impasto e formatene i panini senza reimpastare però. Io procedo così: taglio in piccole porzioni l’impasto, poi prendendone un pezzeto alla volta tiro tutti i lembi richiudendoli sul fondo come in un palloncino e lo metto a lievitare di nuovo su una teglia coperta di carta forno con la chiusura verso il basso. Li ho lasciati lievitare l’intera giornata, coperti da un canovaccio umido nel forno spento, cuocendoli dopo cena in forno caldo a 180° per 30 min circa. Prima di infornarli potete spennellarli con del latte o tuorlo sbattuto, a voi la scelta. Lasciateli raffreddare su una gratella e ora potete congelarli o metterli in un contenitore per la colazione!!

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semplice…come il pane

L’otto marzo, non festeggio, ricordo. Questa data è stata scelta per ricordare una strage.. quella di 129 donne che persero la vita chiuse nella fabbrica dove lavoravano, dopo una protesta per ottenere minimi diritti da lavoratrici. C’è ancora molta strada da fare affinchè in ogni ongolo del mondo non ci siano Persone che vengono maltrattate solo perchè di sesso femminile, quindi invece di “festeggiare” ricordiamo…educhiamo i nostri figli all’uguaglianza, alla dignità….Il mio pensiero oggi, più che mai è per le donne che lavorano, che mantengono famiglie con il loro lavoro dentro e fuori casa, per le donne che vivono la bellissima avventura di essere mamme, per le ragazze che devono ancora capire chi sono e cercare un posto in questo mondo….per le bimbe e i loro sorrisi. Ma il mio pensiero va anche a tutti gli uomini che sono vicini con amore e rispetto a queste donne, mamme, figlie…perchè sono parte della nostra vita e ci completano.

L’unica ricetta che mi sembrava giusto presentarvi oggi è il pane…semplice, duro fuori e morbido dentro, base dell’alimentazione di quasi tutto il mondo nelle sue diverse forme, preparato con pochi ingredienti…pane

Ho aggiunto durante l’impasto semi di zucca, pomodori secchi a pezzetti e noci, per renderlo speciale, così che ogni morso sia un pò diverso dal precedente…un pò come noi!

Ingredienti:

  • 150gr di pasta madre rinfrescata e matura o 1/4 di cubetto di lievito di birra
  • 300 gr di acqua tiepida
  • 400gr di farina manitoba
  • 100gr di farina di semola rimacinata
  • mezzo cucchiaino di miele
  • un cucchiaino di sale
  • semi di zucca, pomodori secchi, noci q.b

Sciogliete il lievito o la pasta madre nell’acqua e aggiungete il miele. Ora aggiungete le farine e impastate, prima che l’impasto sia liscio aggiungete il sale e gli ingredienti speciali. Se serve aggiungete un altro pochino di acqua, dipende dalle farine che usate, alcune ne assorbono di più. L’impasto deve essere sodo ma ancora un pò appiccicoso. Formate una palla con l’impasto e lasciatela lievitare tutta la notte in un contenitore con il coperchio. La mattina dopo, su un piano cosparso di semola, appiattite un pochino l’impasto e fate una serie di pieghe di rinforzo, cioè dividete in tre parti idealmente l’impasto e poi chiudete a portafoglio gli estremi verso il centro, mettete di nuovo a lievitare la pagnotta, su cui avrete fatto un incisione, su una teglia con carta forno coperta da un panno inumidito (io l’ho messa in forno spento con la luce accesa) e aspettate altre tre ore per cuocere il pane. Forno caldo a 200° per 40 min e poi al massimo della temperatura per far indurire la crosta.

Buon lunedì…che sembra sabato

Sono impazzita? Forse un pò sì, ma dovete saper che fino a mercoledì qui in casa zuccherando vige un fine settimana lunghissimo…tre giorni di vacanza da scuola per le feste di carnevale…più i due giorni di fine settimana già trascorsi sono cinque giorni casalinghi di mamma e bimbi! Quando non c’è scuola per loro è sempre weekend e valgono le regole del weekend, quindi il piccolo anarchirco vorrebbe non lavarsi e non vestirsi fino ad ora di cena, questo implica che non è ben disposto ad uscire, la grande, sulla scia del fratello disegnerebbe tutto il giorno in pigiama e capelli a fungo, sparpagliando opere eclettiche su ogni superficie della casa! Comunque, questo per dirvi che anche in me alberga l’animo festaiolo, niente orari e voglia di cose speciali…e così questa mattina super colazione con pain au chocolat! Questa volta per la sfogliatura ho seguito tutti i tempi per benino!! L’uomo di casa questa mattina si è recato a lavoro come sempre, ma non potevo non farlo partecipare alla colazione speciale, così mi sono alzata alle sei per infornare e salutarlo con un dolcino speciale! colaz

Gli ingredienti e il procedimento sono gli stessi dei croissant sfogliati con lievito madre, niente vieta di riproporli con il lievito di birra o il lievito madre in polvere, ovviamente regolandovi in maniera diversa per i tempi di lievitazione. Con questi ho cominciato rinfrescando il lievito madre sabato dopo pranzo, fatto le prime pieghe il sabato sera e inserito il burro per la sfogliatura la domenica mattina. Formato i saccottini domenica sera dopo cena e lasciato lievitare tutta la notte. Questa mattina ho infornato a 190° per 20 min circa.

Ingredienti

  • 380gr fi farina 00
  • 170 gr di farina manitoba
  • 160 gr di pasta madre rinfrescata almeno da 5 ore
  • 250 gr di latte
  • 2 uova
  • 90 gr di zucchero
  • 20 gr di burro a pezzetti e temperatura ambiente
  • 5 gr di sale
  • vaniglia, bacca o essenza
  • buccia di un arancia bio
  • 200 gr di cioccolato fondente in tavoletta per il ripieno
  • 250 gr per la sfogliatura
  • un uovo da spennellare x la finitura

Ho preparato l’impasto come descritto qui! Ma ho inserito il panetto di burro solo la mattina dopo, lasciando l’impasto a lievitare tutta la notte in frigorifero. Quindi: sabato dopo pranzo ho rinfrescato la pasta madre, prima di cena ho preparato l’impasto, lasciato a temperatura ambiente per tre ore, fatto la prima piegatura a tre per due volte e lasciato in frigo, piegato e coperto da pellicola per tutta la notte. La mattina di domenica ho inserito il burro e fatto le pieghe per la sfogliatura. Immaginate di dividere il vostro rettangolo in tre parti, ora sovrapponete la parte superiore verso il centro e poi la parte inferiore, avrete tre pieghe visibili di impasto in sezione. Queste sono le pieghe di rinforzo. Ora girate il pacchettino ottenuto di 90° e stendetelo di nuovo in un rettangolo e ripetete l’operazione di piegatura.Questa operazione va fatta per tre volte durante il giorno. La sera di domenica dopo cena, ho tirato l’impasto di un altezza di 4 mm circa e ho ricavato dei rettangoli di circa 7*13 cm, Da una tavoletta di cioccolato fondente da 100gr , di quelle sottili per intenderci, ho tagliato tante strisce di cioccolato suppergiù della lunghezza di 7 cm, la mia tavoletta aveva già il lato corto di 7, perciò ho usato questa misura. L’importante è che la misura della striscetta di cioccolato sia la stessa del rettangolo di sfoglia. Per ogni rettangolo abbiamo bisogno di 3 bastoncini di cioccolato( 7 cm di lunghezza, pochi millimetri di larghezza). Posizioniamo il primo bastoncino sul borbo superiore, lo avvolgiamo girando la pasta su di esso, mettiamo il secondo, altro giro di pasta e infine il terzo e altro giro di pasta finale, mettiamo a lievitare di nuovo i nostri saccottini con la chiusura rivolta in basso così che non si apra. Prima di infornare spennelliamo di uovo sbattuto e in forno. Un pò di lavoro è vero, ma sono davvero speciali e golosissimi. I miei bimbi hanno sganato gli occhi e li hanno divorati, preferendoli ai croissant …ora sarà merito della lunga lievitazione o della cioccolata?? Io penso di sapere la risposta!!!pane du

Nella foto vedete anche una girandolina! Io non amo la cioccolata quindi per coccolarmi ho pensato a creare una girandola da un quadrato di pasta. Tagliate un quadrato più possibile regolare ora tagliate partendo dagli angoli seguendo le diagonali ma senza arrivare al centro. Piegate gli angoli alternandoli verso il centro e il gioco è fatto. Ho spennellato con un pò di miele e fatto aderire qualche lamella di mandorla….deliziose!

A carnevale si frigge….anche con la pasta madre!

Vi ricordate il personaggio di Corrado Guzzanti, il signor Gianni Livore?? Aveva una moglie abruzzese che friggeva, friggeva, friggeva per “quello, questo e quest’artro motivo!!” !!!! Non posso fare a meno di pensarci quando friggo!! Sì sono abruzzese e friggo anche io…ogni tanto!!!! Ma a carnevale si frigge, tutti friggono e friggo anche io!!!!!!!! Ma, quest’anno con la pasta madre! La potevo risparmiare da questo esperimento?? No di certo!!! Ecco le mie ciambelle con le patate!fritt

Ovviamente potete farle anche senza pasta madre, utilizzando il lievito di birra o il lievito madre in polvere e riducendo drasticamente i tempi di lievitazione.

Ingredienti:

  • 500gr di farina 0
  • 250 gr di patate lessate e schiacciate
  • 160 gr di lievito madre rinfrescato e maturo
  • 50gr di burro
  • 2 uova intere
  • un cucchiaino di miele
  • 70 gr di zucchero
  • 120 gr di latte
  • buccia grattugiata di un limone
  • un pizzico di sale
  • Olio di semi di arachidi per friggere
  • zucchero semolato per la finitura

Verso le 14 ho rinfrescato il mio lievito madre e lessato le patate con la buccia in pentola a pressione con pochissima acqua. Prima di cena ho preparato l’impasto. Ho sbucciato e schiacciato le patate e le ho amalgamate con il burro. Intanto nella planetaria o nel mixer a bassa velocità ho sciolto il lievito madre con il latte, una volta sciolto completamente ho aggiunto la farina e il composto patate e burro, mentre continuavano ad impastarsi ho aggiunto zucchero, miele, uova, buccia di limone grattugiata e il pizzico di sale. Ho fatto impastare fino a che il composto non è risultato liscio ed omogeneo. L’ho tolto dal mixer e versato in una ciotola con coperchio per la lievitazione. L’ho lasciato a temperatura ambiente fino alle 22 suppergiù per controllare che la lievitazione fosse partita, poi l’ho riposto in frigo per tutta la notte. La mattina dopo l’ho tirato fuori e ho aspettato 3 ore affinchè ritornasse a temperatura ambiente, poi l’ho steso sul piano di lavoro infarinato abbondantemente, perchè il composto è molto appiccicoso, e l’ho appiattito delicatamente con il mattarello. Ne ho ricavato con l’attrezzino apposito le ciambelle. Se non avete il tagliacimbelle, con un tagliapasta rotondo tagliate tanti cerchietti e con il dito fate un forellino al centro, poi allargate il foro con le dita. Oppure taglia pasta tondi di due misure. Il cerchietto centrale poi io l’ho fritto ed è diventato un mini-bombolone! Ho tagliato tanti quadratini di carta forno e per ognuno ho posizionato una ciambella o un paio di ritagli e ho lasciato lievitare ancora per altre tre ore abbondanti. Quando le ciambelle si sono ben gonfiate per la lievitazione ho cominciato a friggere. I quadratini singoli di carta forno ora sono funzionali. Ho preso il quadratino con la ciambella e l’ho adagiato nell’olio bollente, sì con tutto il quadratino di carta forno, che ovviamente dopo pochi attimi si è staccato da solo dalla ciambella e l’ho eliminato. In questo modo le ciambelle non perdono la forma maneggiandole e la lievitazione non viene disturbata. Pochi attimi e le ciambelle e mini-bomboloni sono pronti per essere scolati, passati nello zucchero semolato e gustati! Ma guardate l’interno!!dentr

Oggi e giovedì grasso…non si poteva non friggere!!!!!!!!

croissant sfogliati con lievito madre e rito abbreviato!

Non potevo non provare a fare un dolce con la mia pasta “figlia”! Così venerdì scorso dopo cena l’ho rinfrescata perchè avevo intenzione di fare la pizza per il sabato sera, ma la mattina dopo era così ben lievitata che sono riuscita a prendere la quantità per la pizza, a mettere nel consueto barattolo i classici 200gr e a ritrovarmene un altro pò per le mani! Cosa ci faccio?? All’improvviso l’immagine dei croissant sfogliati di La Greg mi ha folgorata! Benissimo mi metto all’opera…ma non ero nei tempi giusti, queste cose non si improvvisano! Troppo tardi per tornare indietro ci provo lo stesso…e accorcio i tempi (lo so, non si fa!!) sono stata con l’ansia da lievitazione e sfogliatura fino alla mattina dopo, quando però abbiamo gustato questi meravigliosi croissant!!cornet

Migliorabili senza dubbio, perchè rispettando tutti i tempi il risultato sarebbe stato sicuramente migliore, ma grande soddisfazione!! Che bello è stato poter svegliare tutti con il profumo dei croissant fatti con le proprie mani e sedersi al tavolo della colazione intorno a questo fragrante cestino! I mormorii di approvazione dei mie cuccioli piccoli e grande ha concellato tutta l’ansia da “prestazione” dolciaria!!!!! Io vi descriverò i miei passaggi, ma se volete , e ve lo consiglio, rispettare tutti i tempi li trovate qui, descritti benissimo dalla Greg, mia ispiratrice!

Ingredienti:

  • 380gr fi farina 00
  • 170 gr di farina manitoba
  • 160 gr di pasta madre rinfrescata almeno da 5 ore
  • 250 gr di latte
  • 2 uova
  • 90 gr di zucchero
  • 20 gr di burro a pezzetti e temperatura ambiente
  • 5 gr di sale
  • vaniglia, bacca o essenza
  • buccia di un arancia bio
  • 250 gr per la sfogliatura
  • un uovo da spennellare x la finitura

Avendo rinfrescato la pasta madre la sera precedente la mattina alle 8 era matura e pronta per essere usata. Ho sciolto i 160 gr di pasta madre nel latte tiepido molto bene, fino ad avere una pastella liscia, ho aggiunto le farine, le uova, lo zucchero, la vaniglia e il sale e ho lavorato bene sul piano di lavoro fino a che l’impasto non è risultato liscio ed elastico, ci vogliono almeno 10 min. ma si consiglia di lavorarlo per un quarto d’ora. A questo punto possiamo cominciare ad inserire i tocchetti dei 20gr di burro uno alla volta aspettando che il primo sia completamente amalgamato prima di inserire l’altro. Io mi sono infarinata leggermente le mani in questa fase per facilitarmi nell’impastare. Lo lavoriamo bene fino a che il burro non è completamente assorbito e il panetto liscio liscio. Ora lo riponiamo a palla in una ciotola e copriamo con pellicola. Lasciamolo lievitare fino al raddoppio. Intanto ho preparato il burro, ho preso il panetto da 250gr e l’ho ridotto a fettine che ho adagiato l’una accanto all’altra per formare un grande rettangolo, poi con il calore delle mani ho unito i vari pezzetti e l’ho leggermente steso con il mattarello tra due fogli di carta forno.

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Dopo averlo steso un pochino ho grattugiaro la buccia dell’arancia su entrambi i lati e ho riposto in frigo.Ho ripreso l’impasto (ore 10.30) e l’ho sgonfiato leggermente sul piano di lavoro, l’ho steso in un rettangolo e l’ho piegato in tre. Immaginate di dividere il vostro rettangolo in tre parti, ora sovrapponete la parte superiore verso il centro e poi la parte inferiore, avrete tre pieghe visibili di impasto in sezione. Queste sono le pieghe di rinforzo. Ora girate il pacchettino ottenuto di 90° e stendetelo di nuovo in un rettangolo e ripetete l’operazione di piegatura. Mettetelo su un tagliere leggermente infarinato e copritelo con una pellicola alimentare e riponete in frigo per 6 ore. Alle 16:30 riprendiamo l’impasto, lo appiattiamo leggermente e lo stendiamo in un rettangolo che sia di dimensioni doppie in altezza a quello del rettangolo del burro aromatizzato all’arancia. Fatto questo prendiamo il burro e lo mettiamo al centro del terrangolo di pasta e lo chiudiamo a pacchetto facendo attenzione a non sovrapporre la pasta, chindi uniamo i lembi della pasta con le dita, facendo una leggera pressione. Siamo pronti per la sfogliatura. La sfogliatura non è altro che ripete per tante volte l’alternanza di sfoglia/burro/sfoglia. Ora davanti a noi abbiamo le prime tre alternanze. Con il mattarello appiattiamo la sfoglia fino ad 1 cm, facendo attenzione a non spingere troppo altrimenti il burro fuoriesce e non si avrà l’effetto desiderato. Ripetiamo la piegarura che abbiamo fatto prima. Un lato verso il centro del rettangolo, l’altro lato a coprire i due. Copriamo di nuovo l’impasto sul tagliere con la pellicola e rimettiamo in frigorifero. e ripetiamo questa operazione a distanza di mezz’ora l’una dall’altra almeno per tre volte. Lasciamo ora di nuovo coperto il panetto in frigorifero. Verso le 23:30 ho steso l’impasto in un lungo rettangolo di 8 mm di spessore. l’ho diviso in due per la lunghezza e ho ricavato tanti triangolini da ognuna delle strisce di pasta. L’ho arrotolati su se stessi allungando un pochino la puntina e ho ricavato i croissant. Li ho sistemati su una teglia rivestita di carta forno e li ho lasciati lievitare tutta la notte . La mattina dopo li ho infornati a 180° per una ventina di minuti dopo averli spennellati con un uovo sbattuto. Caldi caldi hanno un aroma irresistibile, ma anche freddi rimangono friabili e gustosi!! Una parte li ho congelati la sera prima della lievitazione notturna, vi farò sapere come sono una volta scongelati! Lunga come preparazione, ma la soddisfazione ripaga senz’altro gli sforzi fatti!! corn

Manca la foto dell’interno…ma non ho fatto in tempo a fotografarla…lupetti famelici!!!!

pasta madre: LA pizza

Eccola! LA pizza creata con la mia giovane pasta madre!! Sapore notevolmente migliore rispetto a quella impastata con lievito di birra, digeribilità di gran lunga più elevata e soddisfazione alle stelle. Soddisfazione non solo mia, ma anche dei miei commensali, e questa è la cosa più gatificante! Offrire un cibo di qualità e che fa anche bene agli occhi, al cuore e allo stomaco è il mio scopo!

margerita patate

Eccole qui, due delle mie pizze, una semplice con pomodoro e mozzarella e una con patate, prosciutto cotto e mozzarella. Inutile dire che non solo la pasta deve essere buona, ma anche gli ingredienti che ci mettiamo su! Ho usato una passata fatta quest’estate con i pomodoro dell’orto, patate di montagna a cui ho lasciato anche la buccia come vedete, mozzarella appassita di un piccolo caseificio di Sulmona e origano del mio vaso…ovvio che in casa voi non avrete questi prodotti, ma era solo un esortazione ad usare cose buone, genuine, perchè il prodotto finale risentirà sicuramente delle scelte che uno fa mentre è al supermercato. Ma veniamo alla pasta madre! Ho rinfrescato tutto il mio barattolino la sera precedente a quando volevo cuocere la pizza. Per il rinfresco di solito peso 200gr di pasta madre e la sciolgo in 100gr di acqua tiepida, poi aggiungo 200gr di farina manitoba. La lascio qualche tempo a temperatura ambiente per essere sicura che sia attiva e quando comincio a vedere le bollicine sul borbo di vetro del barattolo la rimetto in frigorifero. Se invece devo usarla il giorno dopo la lascio a temperatura ambiente tutta la notte. La mattina dopo ne peso la quantità che mi è necessaria e il resto la ripongo in frigo. Questa volta ho seguito la regola: pasta madre: un terzo del peso della farina e acqua: la metà del peso della farina. Quindi nel caso specifico 200 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima sciolta in 300gr di acqua tiepida a cui ho poi aggiunto 600gr di farina (400 gr di manitoba e 200 gr di semola rimacinata), 30gr di olio evo, 15 gr di sale aggiunto alla fine e mai a diretto contatto con il lievito. Ho impastato alle 8:30 del mattino e ho lasciato lievitare in un contenitore coperto fino alle 17 circa. A questo punto ho diviso la pasta lievitata in sei palline e le ho disposte in altrettanta teglie infarinate. Coperto con un telo e lasciato lievitare ancora un paio di ore. Alle 19 ho steso le palline di pasta nelle teglie, ho condito e infornato alla massima temperatura. Io non uso la mozzarella fresca, ma quella appassita e la spargo sulla pizza a metà cottura..e questi sono i risultati!!fetta

La pasta è leggera e lievitata, il bordo croccante, il condimento fa il resto! Ma la pasta sui bordi è gustosa! Sarà che agli occhi di una mamma i figli son tutti belli e che mi sento un pò la mamma di questa pasta “madre” ribattezzata a casa nostra “pasta figlia” , ma sono molto soddisfatta e la consiglio a tutti!! Sono ancora alle prime armi con questo prodotto, ma mi sento ispirata e vi renderò partecipi dei suoi e miei progressi!!!

Pasta madre…gli scarti!

Il 17 gennaio, venerdì, ho dato avvio a quella che sta diventando una pasta madre che mi farà compagnia nelle mie panificazioni e non solo! Per la ricetta e il procedimento mi sono attenuta a http://www.pastamadre.net/, forse forse in questa settimana la mia piccolina ce la farà a raddoppiare in 4 ore del doppio del suo volume e così potrò mostrarvi il mio primo pane con pasta madre, ma fino ad allora la cucciola ha bisogno di “rinfreschi” ogni 48 ore. Tutto il procedimento e i termini tecnici sono spiegati benissimo nel sito che vi ho linkato. Insomma per farla breve, intanto che una pasta madre sia adatta alla panificazione e va rinfrescata spesso, c’è tanto spreco, perchè ad ogni reimpasto va buttata circa la metà. Fino a 4 giorni fa ho fatto così, ma l’altro ieri invece di buttarla ho reimpastato lo scarto con un pò più della farina consueta ( la regola è 200gr di pasta madre+ 200gr di farina 0+ 100gr di acqua tiepida) e l’ho lasciata in una ciotola coperta da un panno umido. Pian pianino è cresciuta e oggi è diventata……craker

crackers, grissini e ciambelline…da un gusto molto particolare. La pasta madre è chiamata anche pasta acida, quindi un leggero retrogusto acidino lo hanno, ma è piacevole e li caratterizza. Per un aperitivo, spalmati di formaggio cremoso e accompagnati da una birra fresca sono una favola, ve lo assicuro! E poi così non si butta via niente…che nessuno sa quanto mi dispiace buttar via in cucina!!! Io l’ho aromatizzati con semi di sesamo, pepe, semi di papavero, peperonicino e un mix di erbe aromatiche! Buoni tutti, ma i miei preferiti son quelli alle erbette!!!

All’impasto di pasta madre che pesava 400gr ho aggiunto 100gr di acqua tiepida, l’ho fatto sciogliere e poi ho aggiunto 200gr di farina integrale bio, una presa di sale fino e 60 gr di strutto leggermente ammorbidito. Ho impastato tutto e ho steso in sfoglie con la sfogliatrice per la pasta, piegando e ripiegando su se stessa la pasta. L’ho lasciata non troppo sottile, all’ultimo buchino per intenderci, se invece usate il mattarello vi regolerete voi secondo il vostro gusto! Ho ricavato le formine e adagiato su una teglia rivestita di carta forno. Li ho spennellati di olio, spolverati di sale e semini vari e li ho lasciati lievitare un pochino intanto che il forno raggiungesse la temperatura di 180°. Infornati per circa 20 minuti fino a che i bordi cominciavano a dorarsi e lasciati raffreddare su una gratella.

Questo è solo l’inizio !!!!!!!!!!